Stazione Jonio della Metropolitana B1 di Roma

Studio Purini-Thermes

Via Scarpanto, 22-26, Roma, RM, Italia, 2009-2014


La stazione Jonio è l’attuale capolinea della diramazione B1 della linea metropolitana di Roma. La realizzazione della fermata Jonio è stata posta in esame al Comune della Capitale nel 2006 quando, a seguito della cancellazione della fermata tra via Nomentana e viale XXI Aprile per motivazioni tecniche ed economiche, Roma Metropolitane s.r.l. propose di investire le risorse finanziare risparmiate e anticipare il prolungamento della diramazione B1 oltre Conca D’Oro. Nel marzo del 2007 la proposta viene approvata e nel novembre del 2009 iniziano i lavori per la realizzazione della stazione.

Il progetto, affidato allo studio romano degli architetti Franco Purini e Laura Thermes, si inserisce nell’area compresa tra via del Gran Paradiso, via Scarpanto e viale Jonio e comprende, oltre alla stazione metropolitana interrata, un parcheggio di scambio e un giardino pensile. Il complesso colma il dislivello tra i limiti del lotto e si sviluppa su una pianta semi-circolare che riprende la curva di via del Gran Paradiso, quasi duplicata nel viale che conduce all’ingresso per creare un nuovo collegamento tra via Scarpanto e viale Jonio.

La struttura in cemento armato è stata costruita dopo un importante lavoro di sbancamento e assestamento del terrapieno preesistente. Il rivestimento di pannelli metallici rosso-mattone avvolge l’intero impianto conferendogli un aspetto contemporaneo. La compattezza dell’involucro si interrompe in corrispondenza del parcheggio di scambio dove dei pannelli grigliati, disposti in un disegno a fasce orizzontali, arricchiscono la facciata di contrasti e permettono all’aria e alla luce di filtrare all’interno. Qui, distribuiti su tre livelli, più di 300 posti per veicoli a motore sono a disposizione dei cittadini che raggiungono la stazione Jonio con mezzi di trasporto privati per poi proseguire il viaggio in metropolitana.

L’ingresso alla stazione è segnato da un volume di vetro e acciaio che sporge dalla superficie curva della facciata e si oppone ad essa con la sua forma spigolosa. Un secondo ingresso alla stazione, su viale Jonio, entrerà in funzione non appena saranno conclusi i lavori di demolizione della vecchia struttura commericiale antistante. L’area della stazione metropolitana si sviluppa su 4 piani, collegati da scale e scale mobili, ascensori e percorsi dedicati agli utenti a ridotta mobilità fino ad arrivare, in corrispondenza dei binari, a una quota di 28 metri sotto il livello del manto stradale. L’ingresso introduce alla discesa verso i tornelli posti al livello -1. La luce naturale raggiunge questo spazio grazie alle due strutture presenti sul tetto-giardino che funzionano come pozzi luminosi per l’atrio della stazione. Esaltata dal bianco delle pareti, la luce diventa un elemento scenografico che mette in evidenza il ritmo di pieni e di vuoti che caratterizza la composizione del corpo murario frontale al percorso di discesa.

Il giardino, che corona il complesso, offre una nuova area verde agli abitanti del quartiere e trasforma la copertura dell’edificio in un parco pubblico e panoramico, una sorta di piazza sopraelevata e isolata dalla strada. Scale e vialetti in pietra si dispongono a creare nuovi collegamenti tra via del Gran Paradiso, via Scarpanto e la stazione. Ai percorsi e alle zone di sosta si aggiunge un’area attrezzata con giochi per i più piccoli. Il prato è arricchito dalla presenza di volumi vetrati a struttura metallica bianca, delle lanterne che funzionano come elementi decorativi per l’esterno e, contemporaneamente, riforniscono di luce naturale gli ambienti interni dell’atrio della stazione.

Il progetto dello studio Purini-Thermes ha saputo far fronte alle problematiche del quartiere e sfruttare come un vantaggio il limite della continuità architettonica con le altre stazioni della diramazione B1. Attraverso l’uso di un articolato linguaggio di volumi e forme elementari, l’opera si inserisce nel tessuto urbano preesistente senza tentare un’operazione di mimesi ma fornendo le basi per la ricerca di una nuova identità architettonica.

Autore Scheda
Imma Costa
Revisori
Irene Di Santo
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Originale

Funzione

Stazioni metropolitane

Tags

franco purini, laura thermes, metropolitana, ROMA 500 Architetture

Categoria di intervento

Cronologia

Inizio lavori: Novembre 2009
Fine lavori: Dicembre 2014
Consegna ad ATAC: Marzo 2015
Apertura al pubblico: 21 Aprile 2015

Figure professionali coinvolte

Roma Capitale
Roma Metropolitane
Studio Arch. Purini-Thermes
Salini Impregilo Spa
Tecnimont Civil Construction Spa
ICOP Spa

Committenza

Roma Capitale

Imprese costruttrici

Salini Impregilo Spa, Tecnimont Civil Construction Spa, ICOP Spa

Budget dell'opera

220 mln di €