Quartiere INA-Casa di Forte Quezzi

Luigi Carlo Daneri e Eugenio Fuselli

Forte Quezzi, Via delle Rocche, Genova, GE, Italia, 1956/57-1968


Il complesso di Forte Quezzi, noto anche come “Biscione “, fu realizzato nell’ambito del piano INA-Casa per le case popolari edificate con finanziamento pubblico. Secondo il cosiddetto Piano Fanfani, approvato dal parlamento del 1949, per l’edilizia residenziale intensiva, era finalizzato a incrementare il lavoro con la costruzione di case per famiglie meno abbienti. Per far fronte all’esigenzadi nuove residenze, nel primo dopoguerra vennero progettati numerosi quartieri con una politica che aveva come obiettivo primario quello di promuovere l’interazione sociale e per rilanciare l’economia e l’occupazione, costruendo case economiche. Tale complesso sorge sulle colline alle spalle del quartiere di Marassi, prevedeva alcune torri a 8 e 12 piani in prossimità del crinale e altri fabbricati a 3 piani sparsi. La scelta della posizione fu determinata da fattori climatici come la protezione dai venti, la migliore esposizione ed infine offriva una vista migliore sulla città. La progettazione si ispira alle grandi sperimentazioni urbanistiche di Le Corbusier. L’opera è uno dei progetti più discussi a causa dell’alta densità abitativa (erano previsti 4.400 abitanti), attualmente il complesso si compone di cinque corpi di fabbrica dall’andamento curvilineo che si sviluppano lungo il versante del monte, di lunghezze comprese tra 150 e 185 m. Al centro del complesso, si collocava il centro sociale ed economico del quartiere con un vasto piazzale a piani sovrapposti, concepito come un quartiere autosufficiente le case sono dotati di porticati continui, cantine ed autorimesse. Era previsto anche un centro amministrativo e religioso con relative piazze. A nord del quinto edificio, detto A erano previsti gli impianti sportivi e negli spazi liberi aree scolastiche comprendenti scuole materne ed elementari. E’ il più notevole per lunghezza, 540 m, è alto 6 piani rispetto gli 11 di progetto, tuttavia lo schema distributivo è rimasto tale. In altezza essa è interrotta da una galleria centrale aperta che doveva rappresentare una zona di aggregazione per le famiglie che vi abitavano e dal punto di vista architettonico assume una funzione di collegamento unitario in senso orizzontale per tutti i moduli del complesso e, in senso verticale, interrompe la regolarità dovuto alla ripetizione dei moduli stessi.

Autore Scheda
onorafab
Revisori
ArchiDiAP
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Originale

Funzione

Edilizia sociale, Residenze, Unità abitative modulari

Tags

edilizia sociale, ina casa

Categoria di intervento

ex novo


Quartiere INA-Casa di Forte Quezzi
onorafab
Cronologia

1956 - 1961: progetto
1963 - 1968: costruzione del complesso

Figure professionali coinvolte

Gruppo riunito Daneri-Fuselli
Dott.Ing. R.Liberti

Committenza

Ente Gestore:
prima fase INA-Casa
seconda fase G.E.S.C.A.L.
Ente appaltante:
Istituto I.N.C.I.S.
Istituto I.A.C.P. della provincia di Genova (attuale A.R.T.E.)

Monografie

Rosadini, Francesco. Luigi Carlo Daneri : razionalista a Genova. Torino: Testo & immagine, 2003, ISBN 8883820711.

Moriconi, Francesco, Mauro Moriconi. Genova 900 : l'architettura del movimento moderno. Torino: Testo & immagine, 2004, ISBN 8883821262.