Il Complesso Parrocchiale San Paolo a Foligno, città medievale divenuta la terza per numero di abitanti in Umbria, sorge in una nuova zona di espansione, esattamente al confine tra il preesistente ed il nuovo, a duecento metri dal recentissimo ed imponente ospedale San Giovanni Battista. La chiesa si presenta come un grande parallelepipedo di calcestruzzo faccia a vista, decorato esclusivamente da dieci grandi finestre, di forma irregolare, le quali si aprono sulla facciata est e su quella ovest. In questa opera Fuksas contrappone una semplicità disarmante dell’esterno ad un ricercato razionalismo dell’interno. L’ingresso della chiesa, posto a sud, e formato da un nastro orizzontale vetrato, è preceduto da una piazza, inclinata, che lo collega con la strada antistante. L’interno veicola una sensazione di grande spazialità: l’imponenza ed allo stesso tempo la leggerezza di un altro parallelepipedo cavo, apparentemente privo di sostegni, sospeso a tre metri di altezza è enfatizzata dai numerosi sottili lampadari che, “cadono” dall’alto per diversi metri. Solo raggiungendo il perimetro interno dell’aula è possibile capire la soluzione estetico funzionale adottata da Massimiliano Fuksas: le finestre esterne agiscono da lucernari per l’aula centrale, e sono gli unici collegamenti orizzontali tra i due volumi. L’arredamento interno è estremamente semplice, quasi esclusivamente formato da sedute in quercia. Il complesso parrocchiale si conclude con un terzo volume, basso e allungato, adiacente alla facciata sud della chiesa, che ospita i locali del Ministero Pastorale, la Sagrestia e la Casa Canonica. Proprio tra questo volume e la chiesa, leggermente spostato verso la strada antistante la piazza, è posizionato l’unico simbolo che, dall’esterno, rende riconoscibile la chiesa come tale, una stele di cemento e marmo di Carrara di tredici metri e mezzo di altezza sulla quale è scavata una croce latina.