Lotto XXIV – casa modello 2 e 3

La ripetizione simmetrica di due case identiche tra loro conforma l’edificio. Ognuna si divide in quattro alloggi, ciascuno con un’ampia cucina dotata di camino e un bagno, oltre al corridoio di distribuzione delle camere da letto.

Queste due unità abitative affiancate costruiscono nel lotto un edificio “porta” che introduce al giardino centrale e guarda la fontana: apertura e monumentalità dell’ingresso sono funzionali al progetto urbano che ha voluto sottolineare l’importanza di via delle Sette Chiese, segnando con una torretta proprio questo ingresso. Anche la presenza, sul lato opposto della strada, di un edificio industriale di due piani del 1908 (la Caciara) la cui facciata principale, oggi demolita, era di impostazione classica con doppio ordine di paraste, ha probabilmente ispirato la scelta formale adottata. I prospetti sono caratterizzati dal basamento bugnato, che si sviluppa fino alle finestre del secondo piano, e da una parte intonacata, segnata da un ritmo di paraste che lasciano lo spazio all’apertura delle persiane e indicano da lontano i punti di ingresso. Sono coronati da un’alta trabeazione. Gli accessi indipendenti ai singoli alloggi sono sottolineati da archi in pietra e intonaco e quelli al primo piano da quattro scale esterne che si appoggiano ai fianchi degli edifici e inquadrano la porta urbana.

(Maria Paola Pagliari, Antonella Bonavita)