Palazzina Bornigia

Ugo Luccichenti

Piazza delle Muse, 6-7, 03114 (00197), Roma, Italia , 1938-1940


La terrazza naturale, poi “belvedere”, di piazza delle Muse rappresenta uno dei punti panoramici più alti dei Monti Parioli, domina la grande ansa del Tevere all’altezza della fonte dell’Acqua Acetosa e traguarda il profilo definito dai Monti Cimini e Sabini. A fianco della Palazzina Salvatelli di Gio Ponti e Antonio Fornaroli, Ugo Luccichenti realizza quasi contemporaneamente la palazzina per Alfredo Bornigia, noto imprenditore e corridore automobilistico. È qui, in queste aree dei Parioli, allora fortemente caratterizzate dalla presenza del paesaggio naturale che, nel corso del primo Novecento, si sperimenta la tipologia della “palazzina signorile” per una committenza altoborghese, attraverso la definizione di una possibile sintesi tra i valori figurativi tradizionali propri di quella che ancora è intesa come Domus secondo la rivista diretta da Gio Ponti, ovvero una casa di rappresentanza all’”italiana” aperta all’esterno (” con i suoi portici e le sue terrazze, con le pergole e le verande con le logge e i balconi, le altane e i belvedere, tanto italiane  che in ogni lingua sono chiamate con i nomi di qui” Gio Ponti, 1928) e la casa moderna e quindi “Bella” secondo le indicazioni della rivista Casabella allora diretta da Giuseppe Pagano, in direzione dei principi razionalisti. La presenza del paesaggio è il tema dominante del progetto di Ugo Luccichenti, e lo sarà nella maggior parte delle sue realizzazioni, in particolare, troverà il suo punto più alto nella Nave al quartiere Trionfale (Villino Trionfale, 1953-’59). Ma è anche il tema che, in linea generale, almeno nella prima parte del Novecento, tra gli anni Venti e Quaranta, tiene insieme tradizione e modernità. Ugo Luccichenti rappresenta una figura di rilievo nella ricerca tipologica e formale sulla palazzina nel panorama romano. Il suo nome sarà legato alle realizzazioni della Società Generale Immobiliare, in aree di pregio paesistico della città, fino alla controversa e dibattuta vicenda della costruzione dell’albergo Hilton a Monte Mario. L’impianto planimetrico della Palazzina Bornigia distribuisce simmetricamente, rispetto al corpo centrale della scala, due appartamenti per piano organizzati in blocchi funzionali: giorno/rappresentanza e notte collegati dalla galleria dei servizi con accesso indipendente dalla chiostrina. La simmetria, che in questo caso assume solo valore funzionale, è totalmente negata sul prospetto rivolto al paesaggio: una grande lastra trasparente, scandita dal ritmo della pilastratura in cortina rossa, dilata, nelle lunghe balconate in aggetto, lo spazio dell’appartamento e lo proietta totalmente all’esterno, nel paesaggio. La scatola muraria è ridotta ai suoi elementi essenziali, allo scheletro strutturale, accentuato dal colore della cortina rispetto al tono neutro dell’edificio, agli infissi sottili in ferro-finestra (con cristalli originari Securit mentre per il corpo scala i vetri sono Termolux bianchi) agganciati alla struttura e, ancora, dallo svuotamento delle testate dei soggiorni: se l’angolo è ancora segnalato dal pilastro, la vetrata riprende sul lato il tema del prospetto sulla piazza, in questo modo l’angolo di visuale sul paesaggio non si limita ad una visione frontale ma di fatto si apre come quello di un “belvedere”, nelle caratteristiche che gli sono proprie, quello di essere un punto privilegiato per una visione dall’alto sul paesaggio. Al vuoto trasparente si oppone l’opacità del pieno dell’attacco a terra. mentre il coronamento si distingue per l’evidenza delle architravature. La scala semicircolare qualifica il vuoto vetrato della chiostrina su cui affacciano gli ingressi -veranda agli appartamenti.
In anni recenti il belvedere di Piazza delle Muse è stato oggetto di un imponente sbancamento (con abbattimento delle specie arboree autoctone) per la realizzazione di un parcheggio interrato (2012) che ha alterato le caratteristiche paesaggistiche del pendio (geomorfologiche, boschive e orografiche).

Autore Scheda
Federica Ioli

Autori Secondari
Maria Teresa Cutrì
Revisori
Maria Teresa Cutrì
Fabio Balducci
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Originale

Funzione

Appartamenti, Residenze

Tags

alfredo bornigia, roma, ugo luccichenti

Categoria di intervento

PERIODICO Architettura luglio 1942
Fonte
DETTAGLI PERIODICO Architettura luglio 1942
Fonte
Monografie

ROSSI, Piero Ostilio. Guida all’architettura moderna, 1909-2011. IV Edizione Roma: Editori Laterza, 2012, ISBN 978884209917.

Ciancarelli, Luca, Angela Raffaella Bruni. Palazzina in piazzale delle Muse, in 200 Architetture scelte. a cura di Remiddi, Gaia. Antonella Greco, Antonella Bonavita, Paola Ferri.. Roma: Fratelli Palombi s.r.l., 2001, ISBN 8876210997.

DE GUTTRY, Irene. Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi. Roma: De Luca Editori d'Arte , 1989, ISBN 9788880164074.

MANIERI ELIA, Mario. Ugo Luccichenti architetto. . Officina Edizioni S.a.s, 1980.

MEZZETTI, Carlo (a cura di). Il disegno della palazzina romana. Roma: Edizioni Kappa, 2007, ISBN 9788878908321.

Articoli in rivista

MORETTI, Bruno. Palazzina a Piazza delle Muse. Ing. Ugo Luccichenti. In: Architettura. Roma: Sindacato Nazionale Fascista Architetti, 1942, n. 7, luglio 1942 p. 224-27, 197.

Marzo, Mauro. Mario De Renzi e Ugo Luccichenti. Dittico con vedute.. In: Bloom. Trimestrale di architettura a cura del dottorato di ricerca in Composizione Architettonica della Facoltà di Architettura di Napoli. Napoli: 2013, n. 17, aprile/giugno 2013 p. 54-59. ISSN 20355033.