Teatro Lea Padovani

MDU architetti

Via Aurelia Tarquinia, 58, Montalto di Castro, 01014 VT, Italia, 2005-2011


Nel 2002 il comune di Montalto di Castro, situato nell’area dell’alta Tuscia, indì un concorso internazionale per la realizzazione di una teatro che avesse la funzione di riqualificare un’area periferica dal paese (“una periferia uguale a tutte le altre” riprendendo le parole degli architetti vincitori del progetto), caratterizzata dalla presenza di fabbriche, edifici commerciali e abitazioni di scarsa qualità architettonica. Il lotto triangolare di progetto, in passato utilizzato dalla compagnia petrolifera Esso, è fiancheggiato da due arterie stradali di diverso periodo storico: la Via Aurelia Tarquinia lungo cui si sviluppano una serie di edifici pubblici e privati e la Strada Statale Castrense che collega il litorale laziale con Viterbo, capoluogo provinciale. All’incrocio dei due tracciata si trovano dei pini, alberi caratteristici delle località marittime.

Il concorso fu vinto nel 2004 dal gruppo pratese MDU architetti e i lavori per la realizzazione iniziarono nel 2005 per concludersi nel 2011. Il concept iniziale fu quello di instaurare, attraverso l’uso di forme e materiali contemporanei, uno stretto dialogo tra i luoghi che caratterizzano la zona: l’area archeologica di Vulci e la Centrale elettrica Alessandro Volta, il più grande impianto termoelettrico italiano che, a causa di vicende politiche, non entrò mai in funzione.

Il teatro, dedicato all’attrice Lea Padovani, nativa di Montalto di Castro, si compone di un grande monolite in cemento solcato da una netta fessura che, come un segno di erosione, divide in due il blocco, il quale poggia su un basamento in travertino, richiamo del Tempio Grande di Vulci, datato IV sec. a.C..

Sulla sommità del blocco in cemento, sul lato sud, è posizionato un parallelepipedo trasparente in policarbonato. Questo elemento, rilettura contemporanea della centrale elettrica, ha la caratteristica di smaterializzarsi nel corso della giornata, fondendosi con il cielo ma nelle ore notturne, illuminato dall’interno, ha la funzione di essere un faro o “grande lanterna”, energico punto di riferimento per tutto il territorio circostante. Il progetto è caratterizzato, planimetricamente, da un asse longitudinale ben definito lungo il quale si sviluppano gli ambienti esterni ed interni. Una grande piazza, impreziosita da una fontana che sembra richiamare il progetto di R.Meyer all’Ara Pacis di Roma, si estende sul lato nord e conduce idealmente verso l’edificio che accoglie il visitatore con un grande ingresso vetrato sormontato da una copertura a sbalzo in cemento colorato. All’interno lo spazio è valorizzato da pareti trasversali rivestite in lamelle lignee che producono movimento e vibrazione e che possiedono una doppia funzione: quella di ospitare e delimitare gli ambienti accessori del teatro come la biglietteria, il guardaroba, i servizi igienici e gli uffici, e quella di proiettare lo spettatore, attraverso l’ampio foyer, direttamente alla sala che può contenere fino a 400 posti. Il cuore pulsante del progetto è però il palco in quanto, collocato in posizione baricentrica, si pone tra la sala coperta e l’area esterna di 500 posti creando una relazione biunivoca tra l’interno e l’esterno. Oltre all’aspetto formale tra le sue parti, il teatro presenta una grande versatilità in quanto può essere utilizzato sia durante la stagione estiva, utilizzando l’arena all’aperto sia durante la stagione invernale, utilizzando la più confortevole sala interna.

Autore Scheda
Alberto Salvatori
Dettagli del progetto
Stato dell'opera

Originale

Funzione

Teatri

Tags

teatro

Categoria di intervento

Cronologia

Bando di concorso: 2002
progetto concorso: gennaio 2004
progetto definitivo: novembre 2004
progetto esecutivo: maggio 2005
Realizzazione: 2005- 2011

Figure professionali coinvolte

Progettisti: MDU architetti (architetti Valerio Barberis, Alessandro Corradini - capogruppo, Marcello Marchesini)
Collaboratori: architetti Cristiano Cosi, Nicola Becagli, Michele Fiesoli

Consulenti:
Progetto strutturale: Acs ingegneri
Impianto elettrico: Federico Boragine
Impianto scenico e progettazione scena: scenografo Roberto Cosi
Strutture: ing. Alberto Antonelli e ing. Jacopo Ceramelli
Impianti meccanici: ing. Federico Boragine
Progettazione acustica: ing. Gianluca Zoppi e ing. Fabrizio Pedditzi
Valutazione economica: geom. Antonio Silvestri
Responsabile del procedimento: arch. Massimo Fordini

Committenza

Committente: Comune di Montalto di Castro (VT)

Imprese costruttrici

Impresa costruttrice: Mar.edil Srl
Illuminazione: Zumtobel
Infissi in Alluminio: Metra

Budget dell'opera

Costo totale dell'opera: 2,4 milioni di euro

Articoli in rivista

Gibello, Luca. Un teatro per Montalto di Castro. In: Il Giornale dell’Architettura. 2004, n. 16, Marzo .

Schiano di Coscia, Simona. a Montalto di Castro il teatro si annuncia con un monolite. In: Ottagono. 2004, n. 169, Aprile .

AA.VV.. Un nuovo Teatro for Montalto di Castro. In: l’Arca. 2005, n. 200, Febbraio 2005 .

AA.VV.. Sale Multifunzionali in Italia, Teatro Polivalente a Montalto di Castro (VT). In: Detail. 2009, n. 3, , Inserto in Italiano.

AA.VV.. Il nuovo teatro polivalente a Montalto di Castro. In: Il giornale dell'Architettura. 2013, n. 1, Gennaio 2013 .

Articoli su libro

Faresin, Anna. In: Architettura in calcestruzzo. Soluzioni innovative e sostenibilità. Utet Scienze Tecniche, 2012, p. Progettazione, ISBN 9788859807469. .